Don-Scaroni
Don Alfredo Scaroni
Parroco
Via Parrocchia 11
Cellulare: 333 270 6574
Email: alfredo.scaroni@gmail.com
Il saluto di Don Alfredo alla comunità
Carissimi, nel nome del Vescovo vengo in mezzo a voi come pastore, al vostro servizio, per servire il Signore e la sua Chiesa, di cui voi siete una parte eletta.
La Parola della domenica 22 novembre 2017, giorno in cui è stato annunciato che sarei stato io il prossimo parroco di Flero, conteneva anche la prima lettera di san Paolo ai Tessalonicesi che recita: “Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui.” Questo dice bene cosa intendo quando parlo di parte eletta, ma vi aiuta a comprendere la mia trepidazione.
Ho consapevolezza della grande responsabilità, che mi fa sentire piccolo, piccolo, ma al contempo sereno, perché non vengo in mio nome, ma in quello del Vangelo di Gesù Cristo e affidando tutto alla guida potente dello Spirito Santo, come ricorda sempre San Paolo ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-5b).
Ho vissuto da curato in quattro realtà, che mi hanno insegnato molto, ma che mi hanno anche fatto comprendere che avrò sempre molto da imparare anche in mezzo a voi.
Infatti so di arrivare in una bella realtà che, come dice ancora la lettera ai Tessalonicesi: “Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo…” e che quindi so bene essere una realtà con una sua storia, che devo imparare a conoscere, rispettare ed amare.
Si tratta di mettermi al vostro fianco, camminare con voi, cercando insieme quello che Dio stesso ci chiede, pensare e ripensare la vita della Comunità, perché ognuno si senta amato e accolto, a partire dal più ‘piccolo’, senza dimenticare la preghiera, che è il mio primo servizio per ciascuno di voi.
Ascolto e condivisione sono alla base dell’essere pastore, sempre con l’unico intento di lasciarci guidare insieme da Gesù il ‘Pastore Bello ’, per discernere cosa è veramente buono ed è il vero Bene di ciascuno e per un autentico cammino comunitario.
Giorno dopo giorno, ‘nella Verità e con Carità’, come insegna sempre San Paolo scrivendo agli Efesini, il percorso da fare insieme richiederà autenticità e schiettezza, per vivere dicendo l’assenso al Battesimo, che abbiamo ricevuto, ogni giorno con la vita.
Questo potrà permetterci di continuare a fare Comunità, pregando insieme, dialogando e ripensando tutto il buono che c’è, perché sia sempre più Buono, secondo il cuore di Dio.
L’attenzione parte dal più ‘piccolo’, ho detto sopra, quindi una comunità che si preoccupa delle generazioni giovani mantenendo sempre l’atteggiamento di ascolto, per continuare ad essere educanti, capaci cioè di tirare fuori il meglio dai più giovani, dando spazio e fiducia anche alla loro creatività e protagonismo. Ma il più il ‘piccolo’ resta sempre anche il povero, perché nessuno viva da escluso, ma ognuno sia accolto, amato e aiutato a costruirsi con impegno serio una vita dignitosa.
Questo ascolto e attenzione sono la prima e più efficace testimonianza, insieme alla gioia di avere incontrato Cristo e di avere deciso di seguirlo nella vita cristiana.
Naturalmente con queste categorie di persone vanno inseriti anche gli anziani, che meritano ascolto e grande considerazione, insieme alle persone fragili e malate, che stanno molto a cuore al Signore e dunque ad una comunità cristiana, che sappia accogliere e servire nella Carità.
Tutto questo per dirvi che vengo, prima di tutto, per mettermi in ascolto dialogante e desideroso di camminare insieme a tutti con affetto paterno e responsabile, senza mai tirarmi indietro nelle mie responsabilità e sollecitando sempre quelle di ciascuno, perché nella corresponsabilità e la condivisione si viva la comunione e si cresca.
Vostro don Alfredo